lunedì 16 marzo 2015

L'EDITORIALE: Finalmente giganti!

Foto: Hellas Verona; Francesco Grigolini - Fotoexpress
…E lo possiamo dire forte. Dopo la disfatta di Genova, il Verona in un mese si è trasformato. Molte volte gli schiaffoni e gli immediati confronti coi tifosi esasperati, fanno più che bene. Speriamo non ce ne sia più bisogno. Una volta tracciata la rotta è meglio che la si segua e via, senza intoppi della serie “snaturializziamoci”.

No, l’Hellas deve essere sempre quello che abbiamo visto ieri. Anche perché le possibilità di dimostrare quanto vale le ha tutte. E le qualità dicono che persino con le grandi del campionato ce la si può giocare. Dall’1-1 contro la Roma è arrivata una maturazione che piano-piano ha raggiunto il suo apice, passando prima per il blitz in Sardegna, per andare poi ad ammutolire la Milano rossonera a San Siro.

Questi confronti hanno iniziato ad avvicinare il Verona a ciò che si ambiva da tempo e che finalmente si è manifestato col Napoli: battere una big, ultimo atto (che speriamo si ripeta presto) di una favolosa metamorfosi. Metter ko una corazzata non accadeva dalla scorsa stagione in casa contro il Milan (2-1) ed anche in quell’occasione il protagonista assoluto è stato lui: Luca Toni, splendidamente assistito dai suoi compagni di squadra. Il bomber e capitano gialloblù con la sua meravigliosa doppietta, scavalca Elkjaer nella speciale classifica dei marcatori in Serie A del Verona e ora punta Mascetti. Gli bastano altri 3 gol e sarà lui il miglior cannoniere dell’Hellas nella massima serie.

Toni è un gigante non solo di stazza, ma anche di numeri, record ed imprese e siamo sicuri che se il fisico regge, centrerà anche questa. Un vero campione sia come uomo e come atleta. Un professionista vero.

Ma ieri è stato gigante tutto il Verona. L’effetto sorpresa nell’approccio al match ha letteralmente spiazzato i partenopei che pensavano di far loro la partita. Scaligeri tutti dietro per poi partire in contropiede? Neanche per sogno! Fin da subito son stati gli uomini di Mandorlini a comandare le operazioni, partendo a razzo e mettendo in chiaro le proprie volontà. E per il Napoli c’è stato poco da fare.

Il pressing a tutto campo dei padroni di casa, unito a corsa, aggressività, concentrazione e determinazione, hanno fatto il resto. Devastanti Sala e Pisano sulle fasce difensive e che rocce Moras e Rodriguez! Straordinario anche il centrocampo con lo stantuffo Hallfredsson, ormai incoronatosi oltre che guerriero pure assist-man, ma benissimo pure Tachtsidis a Obbadi nel recuperar palloni e a far partire la manovra. E davanti? Toni, non poteva trovare dei “collaboratori” migliori in Jankovic e Gomez, sempre pronti a proporsi ma anche a difendere.

Sì, l’Hellas ha brillato a 360° surclassando un Napoli a cui non son state concesse nemmeno le briciole. E l’artefice di questo Verona, il nocchiero Andrea Mandorlini gongola. Ora i suoi uomini sono come lui vuole. Recuperati molti elementi e ritrovati gli equilibri, i gialloblù affrontano gli avversari con grinta, voglia e corsa. Ingredienti che parevano smarriti. Mancano 8 punti alla tanto agognata quota 40. Ma giocando così chissà che non se ne otterrà qualcuno in più.


Andrea Faedda

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