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| Andrea Mandorlini - Foto: www.repubblica.it |
«Siamo felicissimi e per Toni è stata
una giornata meravigliosa. Abbiamo battuto una grande squadra che forse ha
pagato la gara di Europa League giocata il giovedì prima. Sicuramente il nostro
atteggiamento li ha sorpresi. Non pensavano assolutamente che li avremmo
affrontati a viso aperto, con intensità e con una grinta tale. Ci siamo presi
una bella rivincita rispetto all’andata in cui avevamo perso 6-2. La gara era
molto sentita ed è andata bene».
Su Toni e gli attaccanti italiani: «Dopo
l’annata con la Fiorentina chiuse con 8 gol. Gli proposero di allenate gli
allievi ma sapeva che non era ancora il momento di appendere le scarpette al
chiodo. E’ veneto qui trovando un ambiente ideale in cui riesce ad esprimersi
al meglio. In 2 anni ha fatto più gol del grande Elkjaer. I suoi 33 gol la
dicono lunga. Siamo contentissimi di quello che sta facendo e spero che firmi
per un altro anno. Nel panorama calcistico italiano, per quanto riguarda gli
attaccanti, il futuro potrà essere rappresentato da giocatori come Zaza e
Immobile. Gente come Di Natale, Toni e Totti prima o poi smetteranno».
Sul Verona: «Contro il Napoli
volevo i miei giocatori brutti e cattivi, ma era un modo per caricarli. In
realtà siamo stati pure bravi. Le gare contro Roma, Cagliari e Milan, giocate
con spessore e alla morte per la necessità di raccogliere punti, sono state il
preludio a ciò che avremo fatto contro il Napoli. Serviva grande aggressività e
in questo non dobbiamo essere secondi a nessuno».

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