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| Maurizio Setti - Foto: www.gazzetta.it |
«Oggi nel calcio contano anche gli sponsor che ci accompagnano nell’avventura
sportiva non solo con la passione ma pure col conto economico. Dietro di loro
ci son persone che col loro impegno tengono molto a ciò che fa l’Hellas. Noi
stiamo lavorando con l’augurio di migliorarci sempre, sperando di poter ricevere
altri sostegni. Investire nel Verona è importante. È un modo diverso di fare
branding. I numeri dicono che chi sponsorizza squadre di calcio ha molta più
visibilità».
Sul futuro: «Vogliamo internazionalizzare sempre di più il nostro marchio
e progredire nel settore giovanile. Vorremo riuscire a far capire a tante
aziende quanto lo strumento Hellas può servirgli».
Sul prossimo impegno contro l’Inter: «Non è giusto quanto accaduto con il
Cesena ma bisogna accettarlo. Se fossi uno dei miei giocatori, non vedrei l’ora
di giocare la gara contro l’Inter per dimostrare tutta quella giusta cattiveria
che è mancata sabato per difendere il largo vantaggio e conquistare i 3 punti.
Sabato prossimo verrà al Bentegodi una squadra blasonata ma non in forma, però
sicuramente pure loro saranno arrabbiati per gli scarsi risultati che
ultimamente stanno ottenendo. Credo che scenderanno in campo con un po’ di
presunzione ed è lì che noi dovremo mostrare più grinta, proprio per
sorprenderli e magari vincere».
Sulle tante gare in casa nel finale di stagione: «Il Bentegodi non lo
scopriamo di certo oggi. I nostri tifosi sono un valore aggiunto della squadra.
Qui il tifo è straordinario. Si parla tanto di salvezza, ma il Verona ha nelle
sue corde la possibilità di fare un campionato superiore. Ci sono ancora 27
punti in palio, penso che abbiamo il dovere di conquistarne parecchi».

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