![]() |
| Sean Sogliano - Foto: www.zimbio.com |
«Ho
convocato la conferenza per fare il punto della situazione. Mancano solo 8
partite alla fine del campionato ed è giusto esprimersi sul momento della
squadra. Non mi sembra il caso di parlare di futuro, ma al contrario concentrarci
sul presente per far sì che il Verona in questi ultimi impegni dia il meglio di
sé. La classifica fa sorridere per certi punti di vista anche se alla salvezza
ne mancano ancora un po’. Però l’Hellas deve provare a fare di più. Quest’anno
c’è stata troppa alternanza di risultati e quelli negativi sono stati in parte
delle batoste dure da digerire. Ora vogliamo chiudere la stagione facendo più
punti possibili, mostrando belle prestazioni e giocando con intensità. Sta al
mister schierare i giocatori più in forma, che hanno voglia e che non hanno
ancora staccato la spina. Bisogna avere cattiveria agonistica. Solo così si
potrà fare un bel finale di stagione».
Sul
rendimento altalenante: «Purtroppo quest’anno è mancata la continuità. Abbiamo
fatto delle cose importanti, però in certe gare al di là del risultato non c’eravamo
nelle prestazioni. Questo è un punto su cui bisogna riflettere per far sì che
non accada in futuro. Il Verona è una squadra migliorabile come tutte del
resto. Quest’anno ci son state delle difficoltà, le abbiamo in parte superate
ma è necessario rendersi conto dove poter fare meglio. Su questo ho le idee
chiare, per cui restiamo positivi».
Sugli
scarsi rendimenti della difesa: «Noi curiamo più il possesso palla, altre squadre
sono brave a fare altro e ad avere magari una fase difensiva più stabile. Gli
errori ci sono dappertutto ma è vero che conta l’atteggiamento. A prescindere
da tutto comunque, l’Hellas prende troppi gol e questo dà parecchio fastidio. E’
innegabile. Non facciamo processi alla difesa perché la questione è generale e
non di reparto».
Sul
prossimo impegno di Firenze: «Vorrei vedere il Verona giocare con personalità.
Consapevole di affrontare un grande avversario, ma conscio di potercela fare se
si scende in campo con la grinta giusta».
Sul
futuro: «Parlarne ora può essere pericoloso. Mancano ancora 8 partite, per cui concentriamoci
su quelle. Questo è il mio 3° anno qua ed alla fine di ogni stagione mi son
sempre incontrato con il presidente per programmare l’annata successiva e per
vedere se le linee da seguire ci accomunano. Così farò anche al termine di
questo Campionato. E’ naturale che a seconda delle prestazioni dei giocatori in
questi ultimi 8 match, si terrà conto di chi poter contare per la prossima
Serie A e di chi no».

Nessun commento:
Posta un commento