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| 13-03-2016 - Fiorentina-Verona 1-1 (foto, tuttosport.com) |
Con la Viola non si
sarà vinto, ma l’impresa è stata sfiorata. Peccato per un 1° tempo così
soft. Giocando a ritmi talmente bassi, se il Verona avesse dimostrato un comportamento più grintoso e determinato, avrebbe sicuramente messo
maggiormente in difficoltà i padroni di casa. Però si proveniva da due
ko consecutivi, l’avversario era un big ed è chiaro che in un confronto
di tale portata, i timori acuiscono.
Ma è anche vero
che a ‘sto punto della stagione, con una classifica così deficitaria,
una squadra dovrebbe giocarsi sempre il tutto per tutto. E più che
pensare a difendersi, forse sarebbe stato meglio provare subito a darle.
È arrivato un punto ma potevano essere 3. Dispiace per le gare contro
Udinese e Sampdoria, buttate alle ortiche. Con altri due risultati
utili, le speranze di salvezza sarebbero state superiori.
In
terra toscana, l’Hellas inizialmente sceglie la prudenza e manda a
soqquadro i piani di una Fiorentina non brillante e a corto di idee. I
gigliati non fanno altro che collezionare uno sterile giro-palla,
imbrigliati da un Verona ben coperto e pronto al rilancio. Delneri
schiera un 4-2-3-1 (Greco dietro Toni), che non vai mai in affanno.
Soffre un po’ la vivacità di Tello, ma per il resto controlla bene.
Proprio dal nr 27 viola, nasce il gol dell’1-0 di Zarate. Di occasioni
da rete non ce ne sono state altre. Né da una parte, né dall’altra.
Il
carattere scaligero si manifesta nella ripresa. I gialloblù alzano il
baricentro, sono più propositivi e mettono pressione. Niente di
trascendentale, ma la voglia di recuperare c’è. Via via, aumenta la
convinzione di potercela fare. Delneri, posiziona Ionita dietro Toni e
butta nella mischia forze fresche. L’ultimo quarto d’ora è da applausi.
Toni sfiora il pari, viene negato un rigore a Rebic, ma l’1-1 di Pisano,
arriva lo stesso. Non basta. L’Hellas vuole tutta la posta in palio e
per poco non la ottiene con Siligardi al 90’. Nell’ultimo minuto di
recupero, Gollini è magistrale su Kalinic, ma un nuovo ko sarebbe stato
ingiustizia pura. Ora il Carpi. Che i giochi-salvezza si riaprano o
meno, poco importa. Prima di tutto: sudore e rispetto per i colori.
ANDREA FAEDDA
Pezzo pubblicato anche su Tggialloblù:
http://www.tggialloblu.it/pages/479012/hellas_verona/orgoglio_e_carattere_maglia_onorata.html

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