sabato 6 agosto 2016

L'EDITORIALE: Atteggiamento ok, difesa da registrare

05-08-2016 - Verona-Foggia 2-1 - foto Francesco Grigolini - Fotoexpress
C’era grande attesa nel vedere all’opera il nuovo Verona di Pecchia e la maggior parte delle cose viste, hanno soddisfatto. La prima gara ufficiale di Coppa Italia col Foggia è stata vinta meritatamente, soffrendo com’era giusto che fosse, ma comunque giocando bene.
Rispetto agli esordi delle passate stagioni, si vede subito che questo è un altro Hellas. Giusto dire d’assalto. I ritmi sono altissimi e si corre all’impazzata. I giocatori eseguono alla perfezione ciò che chiede il loro allenatore: baricentro alto, pressing per conquistar palla nella metà campo avversaria, non dar respiro a chi hai di fronte e bloccargli le fonti di gioco. Dopo pochi minuti Pazzini poteva già far esultare il Bentegodi, ma coglie il palo. Il Foggia non sta a guardare. Non abbassa la testa ed anzi, affronta “i mastini” a viso aperto. Sotto certi aspetti non poteva essere l'antagonista migliore. Il suo modo di giocare mette a nudo alcuni difetti degli scaligeri, riguardanti soprattutto la difesa. Il pacchetto arretrato si colloca alto come gli altri reparti e in alcuni frangenti viene colto di sorpresa con fraseggi veloci e nell’uno contro uno. L’azione dell’autorete annullata di Romulo ed il gol di Letizia (complice anche il centrocampo) sono un chiaro esempio di come i “satanelli” facessero paura.

Il Verona non si scompone. Si riorganizza e continua laddove era stato interrotto. C’è frenesia e poco ragionamento. C’è voglia di verticalizzare subito. Altro che tic-toc. Infatti il possesso palla alla fine sarà del Foggia. Siligardi da una parte e Luppi dall’altra sono due vere spine nel fianco, mentre Pazzini là in mezzo fa il lottatore. In mediana bene anche Fossati, mentre sugli esterni, a sprazzi si vedono sia Romulo che Pisano. L’azione più ghiotta ce l’ha Luppi, ma il suo tiro viene deviato provvidenzialmente dal suo marcatore. Il nr 10, si rifà a 5 minuti dal riposo e gli equilibri sono ripristinati.

Nel secondo tempo solo Verona (o quasi). I valori dei veneti prendono il sopravvento ed il Foggia arretra. Si riprende con lo show dei tiri in porta (alla fine se ne conteranno 15 di cui la metà proprio nello specchio) e con le immediate verticalizzazioni. L’Hellas non perde tempo, vuole il vantaggio e a provarci ci pensano Siligardi (2 volte), Greco e Pisano. Nel mentre altra amnesia difensiva e per poco i rossoneri (in contropiede) non ne approfittano (miracolo di Nicolas su Sarno). Scampato il pericolo l’Hellas torna a martellare fino a quando non completa la rimonta, sull’asse Romulo-Ganz. Che debutto per il giovane nr 9! Sul finale l’ultimo brivido lo procura il terzino Angelo, ma Nicolas è ancora bravo a sventare. Il Bentegodi sogna ed intanto il turno di Tim Cup è superato. I giocatori si prendono i meritati applausi. Sabato prossimo, altra bella sfida. L’Hellas farà visita al Crotone, neo promosso in Serie A.

ANDREA FAEDDA

pezzo pubblicato anche su Tggialloblù:
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