lunedì 23 marzo 2015

L'EDITORIALE: Aquile troppo in alto, ma mastini non al top

Foto: Francesco Grigolini - Fotoexpress
Sì, la Lazio si è dimostrata sul serio la squadra più forte del momento, ma alla domanda se l’Hellas abbia dato davvero tutto, la risposta è senza dubbio negativa.

Già, ieri non è stato lo stesso Verona supersonico che 8 giorni fa ha sconfitto il Napoli al Bentegodi e ci si chiede se questo appannamento sia dovuto alle assenze di alcune pedine (indispensabili?) come Gomez, Jankovic e Sala, oppure è piuttosto un discorso generale, di squadra appagata.  

Fatto sta che all’Olimpico di passi indietro ce ne sono stati e le alternative “mandorliniane” (Hallfredsson esterno alto, con Lazaros dall’altra parte), non hanno funzionato. Toni là davanti è rimasto fin troppo isolato, senza assistenza, né rifornimenti.

Nel pacchetto arretrato, buona ancora una volta la prestazione dell’esterno Pisano sulla corsia di sinistra, mentre bene in mediana, Obbadi e Tachtsidis. I due si sono fatti apprezzare in aggressività e palleggio, al contrario di Ionita che è sembrato alquanto compassato.

Tirando le somme, è parso che i gialloblù abbiano fatto troppo poco e contro un avversario così forte, questo è un atteggiamento che non ti puoi permettere. E non attacchiamoci per carità al presunto rigore non dato a Lazaros in apertura. Sarebbe stato importante il penalty, ci mancherebbe! Ma ciò che conta è come ti esprimi in tutti i 90’ minuti.

Rimane dunque la domanda: questione di assenze e quindi di uomini o a prescindere è acquietamento collettivo?

Sono stati abbastanza chiari sia Moras che Mandorlini a fine match, optando per la seconda opzione. Il Verona non deve considerarsi già salvo. Tanta sicurezza può rivelarsi ostile proprio quando meno te l’aspetti.  

Per questo motivo, guai a non farsi trovare pronti dopo la sosta, al banco di prova che vale tutto il campionato gialloblù: col Cesena è scontro diretto. Bando alle ciance. Per vincerlo servirà l’Hellas che ha messo ko il Napoli.

Andrea Faedda

Nessun commento:

Posta un commento