![]() |
| Foto: Francesco Grigolini - Fotoexpress |
Sì, l’Hellas poteva farcela. Ben arroccato
dietro l’11 gialloblù ha interpretato la gara sulla falsariga di quella giocata
al Bentegodi contro la Roma e di quella vinta per 1-2 al Sant’Elia di Cagliari.
I padroni di casa rimanevano senza idee e con
pochi spunti offensivi, restando imbottigliati dall’astuta tattica veneta. Sui
volti dei rossoneri c’erano tanti bei punti interrogativi, mentre gli scaligeri
erano ben felici d’interpretare il match proprio come l’avevano preparato:
controllo (abbastanza agevole) degli avversari e via alle ripartenze appena
possibile.
Sala sull’esterno basso di destra, si è
mostrato ancora una volta giocatore duttile con gamba e corsa, pronto ad imbastire
gli eventuali veloci contropiedi gialloblù. E dall’altra parte ecco Pisano a
contrastare Cerci. Al centro Moras faceva buona guardia, aiutato da Marques.
In mezzo al campo il lavoro sporco veniva
effettuato da Tachtsidis, Hallfredsson e Ionita che ringhiavano sui portatori
di palla locali, aiutati sia da Jankovic che da Gomez. In avanti il solito
Toni, pronto a ricever palla e a far salire i suoi compagni.
Guarda caso, i primi graffi li hanno sferrati
gli ospiti. I diagonali di Sala prima e di Jankovic poi erano il preludio al
vantaggio veronese materializzatosi con Toni su rigore, dopo l’ingenuità di Muntari
su Ionita. Lo stesso moldavo verso la mezzora stava addirittura per raddoppiare
e se lo 0-2 si fosse verificato non ci sarebbe stata più partita. I rossoneri si
limitavano a tiri da lontano: pericoloso quello di Mexes al 32’. Ma poco più
tardi ecco il pari locale. I gialloblù che fino ad allora erano stati
impeccabili, con Jankovic restituiscono il favore al Milan, commettono l’errore
(fallo in area su Mexes) che ha permesso a Menez di pareggiare.
La ripresa prosegue com’era finito il primo
tempo ed i rossoneri vanno in vantaggio in modo del tutto casuale. Da un
campanile in area gialloblù (presunto fallo di Pazzini su Marques), la sfera va
a Mexes il cui diagonale viene ribattuto da Pisano sui piedi del suo compagno
Tachtsidis e termina in rete. Ai milanisti non sembra vero perché i 3 punti stavano
cadendo dal cielo. Tocca agli scaligeri rifarsi valere ed azzerare ogni altra
possibile azione offensiva casalinga. Le manovre venete si fanno sempre più
pericolose, ma il meritato pari non arrivava. Ci voleva il genio “azzecca-cambi”
di Mandorlini a rimettere le cose a posto.
Come lo è stato per Gomez una settimana fa in Sardegna, ora è il turno di Nico
Lopez. “El conejo” negli ultimi secondi del match, sfrutta l’assist proprio del suo compagno argentino e va a
realizzare il meritato pareggio. Un 2-2 frutto degli ingredienti che stanno
caratterizzando il Verona di questi ultimi tempi. Grinta, corsa, carattere, concentrazione e spirito
di sacrificio. L’Hellas sta dimostrando che può giocarsela con tutti. E ora
sotto col Napoli. Intanto godiamoci questo punto. Ma la 1^
vittoria a San Siro, state sicuri… è solo rinviata.
Andrea Faedda

Nessun commento:
Posta un commento