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| Andrea Mandorlini - Foto: www.zimbio.com |
«Siamo contenti. Volevamo fare
punti e ne abbiamo conquistato almeno uno. L’obiettivo è raggiunto. Forse
potevamo anche vincere ma va bene così. Non abbiamo mai mollato e Nico Lopez ci
ha permesso di pareggiare una partita che non meritavamo di perdere. Abbiamo
creato tante premesse però non veniva. Poi però, siamo stati premiati. Il loro
secondo gol per me era da annullare. Sono stato espulso per proteste non solo
per quello ma anche per le perdite di tempo dei rossoneri e per il fallo di
mano di Bonaventura che non è stato ammonito. All’intervallo mi sono arrabbiato
perché non dovevamo sederci. Sapevo che si poteva fare meglio. Gli errori come
al solito li abbiamo pagati caro ma l’importante è stata la reazione. Dopo
Cagliari, siamo diversi. Siamo più consapevoli. Giochiamo e abbiamo la testa
più libera. Guai però ad abbassare i toni e la guardia. Ci sono tante partite
da giocare per cui le insidie non mancano. Possiamo giocarcela con tutti. Col
Napoli sarebbe una bella rivincita come oggi. Qui a San Siro contro il Milan
erano 15 anni che il Verona non otteneva punti e finalmente eccolo qua».
Su Nico Lopez eroe di San Siro: «Sì,
mi son ricordato che qui a San Siro aveva già segnato all’Inter, mi serviva un
giocatore così e l’ho buttato dentro».
Sullo “scavino” di Toni: «Non l’ho
voluto vedere. Ho sentito solo il boato. In allenamento si stava preparando in
mille maniere. E’ andata bene».
Su Pisano e Sala: «In difesa mi
serviva un giocatore diverso a sinistra che contrastasse Cerci, quindi ho
optato per Eros. Per quanto riguarda Jacopo ha fatto davvero una grande
prestazione. Può giocare in tanti ruoli ed è importante averlo recuperato dopo
6 mesi».
Su Rafael: «Si sta riallenando. Ha
ripreso ed ora tocca a lui farsi trovare pronto. Deciderò di volta in volta».
Sui tifosi: «In ogni campo danno
lezione di tifo. I nostri sostenitori non sono secondi a nessuno».

Avanti tutta, Mister!
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