
Pierluigi GOLLINI 5 – Responsabile in solido con Marquez
nell'occasione del gol del vantaggio
viola, si era reso gia' protagonista, pochi minuti prima, di uno svarione del
quale Kalinjc non sapeva profittare.
Eros PISANO 5 – Si limita alla fase
difensiva, con risultati modesti. Viene totalmente sovrastato
dall'intraprendenza di Pasqual.
Vangelis MORAS 6 – Lotta come un
leone fino al 94°. Il meno peggio della compagine di Mandorlini.
Rafael MARQUEZ 5 – Costantemente in
affanno, causa, in concorso di colpa con Gollini, l'autogoal del vantaggio
viola.
Samuel SOUPRAYEN 4,5 - Dinamico ma
inconcludente in fase di spinta. Disatrososo in fase di copertura. Rossi gli sfila
via colpevolmente in occasione del raddoppio. Acquisto da rivalutare, in
negativo.
Leandro GRECO 5 – E' quasi sempre
avulso dalla manovra gialloblu'. Le sue prestazioni sono in netta prevalenza al
di sotto della sufficienza, ma ad oggi non ha saltato una partita. Cio' e'
ampiamente significativo con riferimento alla qualita' dell'organico messo a
disposizione di Mandorlini.
MATUZALEM 5 - La grinta non manca,
le idee si. Ed anche i polmoni non sono quelli di un tempo. Ma non e' colpa sua
se la dirigenza ha deciso, quest'anno, di "far le nozze con fichi
sechi" (dall’83’ Luca CHECCHIN s.v. - Pare doveroso segnalare l'esordio in
A per il classe '97).
Artur IONITA 5,5 – Il meno peggio
del centrocampo gialloblu'. Da lui ci si aspetta pero' molto di piu'. (dal 63’
Luca SILIGARDI 4,5 – Un fantasma. Non pervenuto).
Jacopo SALA 5 – Corre tanto, ma in
prevalenza a vuoto. Per il momento, il suo e' un campionato davvero molto
modesto (dal 69’ Mattia ZACCAGNI Sv).
JUANITO GOMEZ 5 – Non combina nulla
di interessante, in un ruolo che certamente non e' il suo. Ma l'affollamento
dell'infermeria non consentiva alternative.
Bosko JANKOVIC 5.5 – Seppur a
intermittenza, è l’unico veronese a creare qualche fastidio a Tatarusanu. Bella
la sua rovesciata, di poco fuori bersaglio.
All. Andrea MANDORLINI 5,5 - Troppo
forte la Fiorentina di quest'anno per il suo Verona decimato dagli infortuni.
Si sbraccia fino alla fine dalla panchina, ma deve rassegnarsi all'ennesima
disfatta.
ANDREA LOI
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