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| 25-10-2015 - Samp-Verona 4-1 - Foto: Grigolini |
Il
tecnico gialloblù per sua stessa ammissione, or ora non riesce a
trovare soluzioni. Possibile che sia così difficile scendere in campo
col coltello fra i denti? Ad ogni modo la scelta della società è sempre
la stessa: avanti con Mandorlini. Ok, ma dal momento in cui si è
affermato che molti problemi del gruppo sono legati alla mancanza di
fiducia e autostima, a ‘sto punto non è il caso che durante i lavori di
Peschiera (perlopiù a porte chiude, ci mancherebbe!), la società
affianchi all’allenatore, un ottimo psicologo?
I
primi minuti di Genova contro i blucerchiati hanno fatto ben sperare.
Mandorlini opta per il 532, o 352, nel quale si son fatti apprezzare a
destra, Pisano e Sala con incursioni e passaggi verso Gomez e Pazzini.
Poi, il solito Verona: lento, prevedibile, pauroso e pasticcione. Il
buon approccio viene spazzato via rapidamente. L’Hellas è un castello di
carte a cui basta un soffio per crollare. È sufficiente un solo
tentativo alla Samp per andare in vantaggio (11’ Muriel) grazie anche
alla complicità della difesa scaligera. I veneti provano a
riorganizzarsi e con fatica, realizzano (26’) con Pisano-Gomez-Pazzini
la loro unica palla gol, sciupata dal nr 11. La Samp non si scompone e
con semplicità estrema raddoppia nell’azione successiva (28’ Zukanovic).
Sotto di due gol l’Hellas sparisce dal campo. Nessuna pressione
sull’avversario e niente grinta. E sono zero pure la voglia e la
determinazione. Ne approfittano i liguri che calano il tris (45’
Soriano) con la difesa gialloblù ferma a guardare.
A
risultato ormai compromesso, nella ripresa Mandorlini prova a dare più
verve ai suoi, inserendo Siligardi e Ionita al posto di Helander e
Pisano. L’avvio per quanto possibile è buono, ma ai doriani basta
un’azione per calare il poker (54’ Eder) sempre con l’aiuto del
pacchetto arretrato ospite. I padroni di casa gestiscono con facilità e
sfiorano addirittura la cinquina in contropiede (‘67’): Fernando tira e
Sala respinge sulla linea. Piccolo sussulto gialloblù al 75’: su corner,
Ionita segna d’incornata il gol della bandiera. Poi più nulla.
Andrea Faedda
Pezzo pubblicato anche su Tggialloblù:
http://www.tggialloblu.it/pages/446241/hellas_verona/a_sto_punto_tutti_dallo_psicologo.html
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