lunedì 26 ottobre 2015

L'EDITORIALE: A 'sto punto tutti dallo psicologo

25-10-2015 - Samp-Verona 4-1 - Foto: Grigolini
Il Verona sprofonda. La squadra gialloblù non solo è l’unica a non aver ancora vinto, ma adesso, occupando l’ultimo posto in classifica (col Carpi), la sua situazione si è fatta più pesante. Con il Frosinone a 2 punti di distacco, la graduatoria seppur difficile non è disperata, ma la posizione del club ciociaro, la prima utile per non retrocedere, deve essere raggiunta in fretta. E le altre? Corrono. Genoa ed Empoli a 10 e Palermo e Udinese a 11, appaiono lontanissime.

Il tecnico gialloblù per sua stessa ammissione, or ora non riesce a trovare soluzioni. Possibile che sia così difficile scendere in campo col coltello fra i denti? Ad ogni modo la scelta della società è sempre la stessa: avanti con Mandorlini. Ok, ma dal momento in cui si è affermato che molti problemi del gruppo sono legati alla mancanza di fiducia e autostima, a ‘sto punto non è il caso che durante i lavori di Peschiera (perlopiù a porte chiude, ci mancherebbe!), la società affianchi all’allenatore, un ottimo psicologo?

I primi minuti di Genova contro i blucerchiati hanno fatto ben sperare. Mandorlini opta per il 532, o 352, nel quale si son fatti apprezzare a destra, Pisano e Sala con incursioni e passaggi verso Gomez e Pazzini. Poi, il solito Verona: lento, prevedibile, pauroso e pasticcione. Il buon approccio viene spazzato via rapidamente. L’Hellas è un castello di carte a cui basta un soffio per crollare. È sufficiente un solo tentativo alla Samp per andare in vantaggio (11’ Muriel) grazie anche alla complicità della difesa scaligera. I veneti provano a riorganizzarsi e con fatica, realizzano (26’) con Pisano-Gomez-Pazzini la loro unica palla gol, sciupata dal nr 11. La Samp non si scompone e con semplicità estrema raddoppia nell’azione successiva (28’ Zukanovic). Sotto di due gol l’Hellas sparisce dal campo. Nessuna pressione sull’avversario e niente grinta. E sono zero pure la voglia e la determinazione. Ne approfittano i liguri che calano il tris (45’ Soriano) con la difesa gialloblù ferma a guardare.

A risultato ormai compromesso, nella ripresa Mandorlini prova a dare più verve ai suoi, inserendo Siligardi e Ionita al posto di Helander e Pisano. L’avvio per quanto possibile è buono, ma ai doriani basta un’azione per calare il poker (54’ Eder) sempre con l’aiuto del pacchetto arretrato ospite. I padroni di casa gestiscono con facilità e sfiorano addirittura la cinquina in contropiede (‘67’): Fernando tira e Sala respinge sulla linea. Piccolo sussulto gialloblù al 75’: su corner, Ionita segna d’incornata il gol della bandiera. Poi più nulla.

                                                                                                        Andrea Faedda

Pezzo pubblicato anche su Tggialloblù:
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