martedì 20 ottobre 2015

H.VERONA-UDINESE 1-1, LE PAGELLE GIALLOBLU' (a cura di Andrea Loi)

Foto - Francesco Grigolini - Fotoexpress
Rafael 4,5 – Il grave svarione nell’occasione del pari dell’Udinese rovina quanto di buono aveva fatto fino a quel momento. Vanifica nel finale la prima vittoria del Verona in campionato.

Sala 5,5 - Gioca da terzino finché Matuzalem resta in campo, quindi torna a fare la mezz’ala. In entrambi i ruoli non ha entusiasmato. Ancora lontano dai buoni livelli della seconda parte della scorsa stagione

Marquez 6,5 – Preciso ed ordinato play difensivo. Eccessivamente severa l’ammonizione comminatagli da Gavillucci.

Moras 6,5 – Giganteggia in area di rigore, annullando del tutto lo spauracchio Di Natale.

Souprayen 6 - In occasione del pari lascia con superficialità Bruno Fernandes libero di crossare. Unica sbavatura di un match ampiamente dignitoso, anche in fase di spinta per i cross a servizio di Pazzini.

Greco 6 – Bene nel primo tempo come mezz’ala. Si spegne progressivamente nella ripresa quando è chiamato a sostituire Matuzalem in cabina di regia. (Dall’ 86’ Ionita s.v.)

Matuzalem 6 – Dignitosa regia del brasiliano finché c'è ossigeno. (Dal 56’ Pisano 5 – Resta a guardare nell’occasione del pari degli ospiti, lasciandosi superare agevolmente da Thereau. Peccato, perché fino a quel momento aveva espletato dignitosamente il suo compitino).

Hallfredsson 6,5 - Con le sue giocate il Verona trova quasi sempre la superiorità in mezzo al campo. Come sempre fondamentale. Si innervosisce un pochino nella ripresa, commettendo qualche fallo di troppo.

Siligardi 6 - Conquista con grande caparbietà il rigore che porta in vantaggio il Verona. Per il resto, tanta corsa, ma non sempre si mostra lucido in avanti. (Dal 75’ Helander s.v.)

Pazzini 6,5 – Si muove con grande diligenza, ma è spesso lasciato troppo solo dai suoi compagni di reparto. Bravo dagli 11 metri.

Juanito Gomez 5 – Match incolore. Lascia colpevolmente isolato il buon Pazzini.

All. Mandorlini 5 - Non gioca un calcio spettacolo, affidandosi, come di consueto, soprattutto alle “spizzate” della sua punta centrale. Ma Pazzini non è Toni. Sbaglia malamente i cambi, commettendo i consueti errori. Un pareggio che vale una sconfitta. E la classifica adesso fa paura.
  

                                                                        Andrea Loi

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