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| 03-10-2015 - Chievo-H.Verona 1-1 - Foto: Grigolini |
Ma per i
motivi che conosciamo, sembra che ‘sto torneo per il Verona non inizi mai. Ora
ci sarà la sosta e al ritorno in campo contro l’Udinese (18 ottobre), non ci
saranno più scuse. Pazzini rientrerà e chi ancora non è al meglio, per quella
data avrà tempo per recuperare. E pur senza Toni, Romulo, Marquez, Fares e
Ionita, con i friulani bisogna vincere. Senza se e senza ma.
Mandorlini
schiera Gomez (recuperato in extremis) prima punta e facendo di necessità
virtù, ripropone in avanti Sala sulla destra e dall’altra parte Jankovic. In
mediana, Greco riesce a farcela e viene assistito da Viviani e Hallfredsson. In
difesa, il sostituto del Gran Capitan è Helander.
L’inizio è
buono e aggressivo. Il Chievo scende in campo con la “formazione tipo” e
fisicamente è a posto, ma l’Hellas non mostra alcun timore e lo affronta a viso
aperto. Nonostante “il quartiere” faccia la partita, è la squadra della città a
rendersi pericolosa con Viviani al 15’. I clivensi non ci stanno e rispondono
in modo più incisivo con Rigoni (18’) e Birsa (19’). Gli uomini di Maran, tutti
grinta e pressing, vengono colti di sorpresa dai rapidi passaggi con cui il
Verona “esce” dalle situazioni difficili. Ma nell’ultimo quarto d’ora, i
clivensi salgono in cattedra e pur mettendo alle strette il Verona, non
sfondano.
Il secondo
tempo è più vivace. Gomez e Sala (53’) non sfruttano l’assist di Jankovic e 3’
dopo, il nr 21 davanti a Bizzarri, spreca l’assist confezionatogli da
Hallfredsson. Gli “sgarbi” riaccendono il Chievo che prima con Paloschi (tacco
al 60’) e poi con Hetemaj (palo al 62’) mette i brividi all’Hellas. C’è
equilibrio. Ma il Verona lo infrange al 70’ con il gol di Pisano (assist di
Moras su punizione di Viviani) in fuorigioco. La rabbia del Chievo è un’onda
d’urto troppo grande per l’Hellas. I clivensi schiacciano “la città” tutta
rintanata dietro e le occasioni fioccano. Il pari si concretizza all’84’ con il
colpo di testa di Castro, lanciato da Gobbi. Poi l’assalto continua ma il
“fortino cittadino” resiste e tenta addirittura l’ultimo colpo di coda ad una
manciata di secondi dal termine con Hallfredsson: tiro deviato in rete, ma
Bizzarri salva. Finisce 1-1. Giusto così.
ANDREA FAEDDA
Pezzo pubblicato anche su Tggialloblù:
http://www.tggialloblu.it/pages/440742/hellas_verona/il_pareggio_va_bene_ma_ora_bisogna_vincere.html

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