lunedì 23 novembre 2015

H.VERONA-NAPOLI 0-2, LE PAGELLE GIALLOBLU' (a cura di Andrea Loi)

22-11-2015 - H.Verona-Napoli 0-2 (foto, Grigolini)
RAFAEL 6,5 – Incolpevole nell'occasione dei goal subiti. Con tre buoni interventi evita un passivo imbarazzante.

Eros PISANO 6,5 – Spinge bene, a destra prima e a sinistra poi. Sempre molto attento nella fase difensiva. Prestazione piu' che positiva.

Vangelis MORAS 6 – Una roccia, fintantoche' fa coppia con Bianchetti al centro della difesa. In affanno dopo l'ingresso di Helander. Prestazione comunque nel complesso sufficiente.

Matteo BIANCHETTI 6 – Impeccabile da centrale. Poi da esterno soffre le scorribande di Insigne. Ma sarebbe impietoso non attribuirgli la sufficienza, perche', per quasi tutto il secondo tempo, viene sacrificato in un ruolo che assolutamente non e' il suo.

Michelangelo ALBERTAZZI 6 – Tiene bene a sinistra, contenendo dignitosamente Callejon. Prestazione sufficiente. (Dal 48’ HELANDER 5 - Insicuro ed impreciso. Concede all'attacco del Napoli i varchi che la coppia Moras-Bianchetti aveva negato)

Leandro GRECO 4 – Sbaglia tutto, anche gli appoggi piu' semplici. Imbarazzante.

Luca CHECCHIN 6 – Ordinato e preciso, sfoggia una discreta personalita'. Esordio da titolare positivo. (Dal 69’ WSZOLEK 5 – Nessuno verosimilmente si e' reso conto del suo ingresso in campo. Impalpabile.)

Emil HALLFREDSSON 6,5 – Cuore, muscoli e cervello. Prova a dare ordine, e si rende protagonista di alcune interessanti ripartenze. Ma predica nel deserto.

Bosko JANKOVIC 5 - Fa il terzino destro aggiunto. Suo l'unico tiro nello specchio della porta del Napoli (peraltro fiacco). Per il resto, appare nervoso e rinunciatario. (Dal 72’ TONI s.v.)

Giampaolo PAZZINI 4.5 – Non riesce mai a far salire la squadra. Impensabile ritenere possa esser lui l'erede di Toni.

JUANITO GOMEZ 4.5 – Due guizzi interessanti e niente piu' nel primo tempo. Nella ripresa è un fantasma. Ennesima partita imbarazzante per l'argentino.

ALL.: Andrea MANDORLINI 4,5 – Squadra rinunciataria, senza gioco e personalita'. Ed il quartultimo posto e' sempre piu' lontano.

                                       ANDREA LOI

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