![]() |
| Foto: Grigolini |
Signori, qui servono fatti e non
chiacchiere. Altrimenti il destino è segnato. Poche balle. Quella che doveva
essere la partita della svolta, si è tramutata nel solito rimandare… alla
prossima volta!
I due fanalini di coda hanno
concluso in un nulla di fatto. Un pari inutile a reti bianche che
paradossalmente ha però portato a -4 la distanza dal quartultimo posto, valido
per salvarsi. Chi si vuol aggrappare almeno a quello... faccia pure.
Ma non c’è da stare assolutamente
allegri. In casa-Hellas, dall’ultima partita contro la Fiorentina, le cose non
son cambiate affatto. E se qualche mutamento s’è visto, è stato davvero esile
ed è durato pochissimo: soltanto nel primo tempo, c’è stato quel pizzico di
determinazione in più nel far la partita, contro un avversario modestissimo.
Gli sforzi ci sono anche stati, ma
non degni di nota. Il tiro di Gomez e l’incornata “sbucciata” da Pazzini son
stati dei veri e propri graffietti, rispetto a ciò che bisognava fare. Sia in
quantità che in qualità. In una gara dai ritmi bassi, il Verona mette in mostra
sempre gli stessi difetti. Fatica a ritrovarsi, sguazzando in una manovra
lenta, preferendola alle giocate veloci e all’imprevedibilità. Il gioco latita,
l’aggressività pure e con quei tanti lanci lunghi verso l’area avversaria, non
si va da nessuna parte.
Nella ripresa poi sparisce
letteralmente dal campo ed inutile ma soprattutto tardivo è stato l’ingresso di
Siligardi per accendere la lampadina là davanti. Nessun tiro in porta e se non
ci fosse stato Rafael (stavolta al proscenio), a compiere quei due autentici
miracoli su Lasagna e Matos, adesso l’Hellas si leccherebbe le ferite, ultimo
da solo in classifica.
Cosa c’è da salvare? I quasi
duemila tifosi che da Verona sono accorsi a Modena per sostenere la propria
squadra. Ora è necessario sul serio cambiare registro. Il tempo passa e le
possibilità di recuperare diminuiscono. Il prossimo scontro salvezza al
Bentegodi contro il Bologna è da considerare quasi come un punto di non
ritorno. Quale migliore occasione per cogliere finalmente, la prima tanto
agognata vittoria? Anche perché se ad un appuntamento del genere si fallisse,
con che spirito si andrebbe ad affrontare i successivi?
Pezzo pubblicato anche su Tggialloblù:
http://www.tggialloblu.it/pages/447948/hellas_verona/discorsi_triti_e_ritriti_da_patetico_disco_rotto.html

Nessun commento:
Posta un commento