![]() |
| Sassuolo-Verona 1-0 - foto, lapresse.it |
Il Verona
delle prime 14 partite, sotto la gestione Mandorlini, è stato capace di
racimolare solo 6 punti (tutti pareggi), realizzando 10 gol e subendone
24. Analizzandone le prestazioni, è decisamente fuori luogo, affermare
che si esprimeva in maniera offensiva, tanto da creare parecchie
opportunità da rete e trasformarle in maniera esigua. Tutt’altro. Vuoi
per l’inadeguatezza della rosa composta in estate (che comunque in
principio faceva ben sperare), vuoi per gli svariati problemi
d’infortuni che Mandorlini ha dovuto fronteggiare, vuoi per la
“cocciutaggine” dello stesso tecnico, nel non provare una modifica
tattica, la macchina ha perso il controllo. L’assetto, perlopiù
imperniato sul “tutti dietro”, si era dimostrato palesemente innocuo, il
gioco stentava ed i giocatori si erano dimostrati atleticamente blandi e
con incomprensibili insufficienze caratteriali.
Poi,
Delneri. Con il timoniere di Aquileia, è vero che le cose son cambiate,
ma non al punto da affermare che tutti gli incontri son stati giocati
all’attacco, con la produzione di tantissime palle gol, mal sfruttate
per limiti tecnici o per sfortuna. Piuttosto, ciò che era mutato nei
gialloblù, oltre allo schieramento, era la loro maggiore freschezza
fisica, mentre il loro essere più coraggiosi, aggressivi e propositivi,
si verificò senza dubbio, ma in modo incostante. Questa carenza poi, si manifestò paradossalmente in alcuni match chiave. Poche ma determinanti
le gare “ciccate” che di sicuro non hanno rispecchiato la partita di
ieri a Sassuolo. Il match del Mapei, può essere paragonabile a quelli
con l’Empoli e col Palermo, ma non ad esempio alle sfide proprio coi
nero-verdi (all’andata), col Genoa e col Torino. Con queste squadre, il
Verona riuscì a pareggiare, ma gettò alle ortiche i rispettivi primi
tempi, nell’approccio, nel gioco, mancando a livello motivazionale. Per
non parlare poi delle gare di Udine ed in casa contro la Sampdoria, in
cui si è perso praticamente senza combattere. Perché quei cali tensione?
Sottoporta non si produsse più di tanto ed i gialloblù risultarono
impalpabili e sterili. Infine, sempre per gli stessi motivi, le
clamorose ed enigmatiche disfatte contro Carpi e Frosinone, hanno
decretato la retrocessione in Serie B.
ANDREA FAEDDA
Pezzo presente su Tggialloblù:
http://www.tggialloblu.it/pages/490613/hellas_verona/specchio_di_stagione_ma_anche_no.html

Nessun commento:
Posta un commento