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| Foto: Francesco Grigolini - Fotoexpress |
Mandorlini
conta le assenze e fa di necessità virtù: recupera Hallfredsson e
Jankovic e col 433, pone Gomez punta centrale. Il Verona cerca di
pressare alto, ma sono i biancocelesti a prendere il sopravvento (gol
annullato e rigore non concesso per fallo di Helander su Felipe
Anderson). Gli uomini di Pioli fanno soffrire l’Hellas che prova a
distendersi, senza però trovare varchi. Insomma, Lazio padrona del campo
e gialloblù che attaccano sporadicamente. Ma in una di queste azioni
gli scaligeri trovano l’1-0 con Helander (assist di Viviani su palla
inattiva). Poi si torna a far trincea.
Stesso
copione nella ripresa. Il Verona è troppo basso e non riesce ad uscire. E
tanto per cambiare, ecco altri due infortuni: out Gomez e Greco.
Wszolek va a far la punta e Bianchetti a sostenere la diga. Il pareggio
laziale è solo questione di tempo. Una nuova ingenuità difensiva (fallo
in area di Sala su Keita) permette a Biglia di siglare il penalty
dell’1-1. La Lazio insiste ma a 10’ dal termine, l’espulsione di
Mauricio per fallo su Wszolek sembrava poter dare ossigeno ai gialloblù.
Nonostante la superiorità numerica, l’ennesimo errore (sciagurata
apertura della barriera su punizione) fa sì che Parolo, segni il
definitivo 1-2. Inutili gli ultimi assalti veronesi. Stavolta il cuore
ed il carattere non sono premiati.
Sabato
prossimo si giocherà il derby col Chievo. Una partita fondamentale non
solo per il prestigio cittadino ma anche per i punti. In un modo o
nell’altro bisognerà strapparne. Il Verona è terzultimo ed il piatto
piange.
ANDREA FAEDDA
Pezzo pubblicato anche su Tggialloblu.it:

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