lunedì 1 febbraio 2016

L'EDITORIALE: Con un pizzico di rabbia in più...

31-01-2016 - Torino-Verona 0-0 - Francesco Grigolini - Fotoexpress
La fiammata iniziale di Ionita poteva far presagire a un Verona d’assalto a Torino, ma ben presto ci si è dovuti ricredere. La squadra gialloblù nel primo tempo è apparsa sì volenterosa e attenta in difesa, ma con una manovra offensiva un po’ involuta e scarsamente incisiva. Molto meglio invece nella ripresa. Oddio, niente di trascendentale, ma l’Hellas è stato decisamente più propositivo. Tanto da dare l’impressione che mettendoci un pizzico d’ardore in più, avrebbe di sicuro portato via i 3 punti. Un vero peccato, anche perché di fronte aveva un Toro piuttosto impreciso, dimesso e sottotono. Colpa dello stress, secondo Ventura. Ad ogni modo i granata si sono evidenziati come una squadra assolutamente alla portata degli scaligeri. Un’altra buona occasione per cogliere il primo successo è stata buttata via ed il punticino conquistato (il 3° di fila che permette di stare a -12 dalla salvezza) è davvero una magra consolazione.

Ponendo la lente d’ingrandimento sui primi 45’, vediamo tanto equilibrio, anche se alla lunga è emersa la supremazia territoriale granata. L’errore del Verona è stato proprio quello. Lasciar giocare il Toro. Apprezzabile la disposizione in campo dei veneti: squadra corta pronta a ripartire e difesa alta per quanto possibile. Ma senza la giusta pressione e mettendo poca aggressività, il 4-4-2 disegnato da Delneri ha dato dei mezzi risultati. Gli uomini di casa ne hanno approfittato prendendo campo, pur restando comunque evanescenti. La parata più difficile per Gollini è arrivata al 32’ su Benassi, ma per il resto è stata normale amministrazione.

Nel secondo tempo, l’Hellas entra in campo con un piglio diverso. Wszolek e Jankovic s’invertono e dopo 10’ Toni ha la palla del possibile 0-1, ma si coordina male e non impatta. Delneri insiste, capisce che il momento è favorevole ed inserisce Pazzini, levando Gomez. Al 69’, arriva l’azione più ghiotta con Wszolek che salendo a sinistra ha l’opportunità di tirare o di servire Toni solo al centro dell’area. Il polacco tergiversa e viene recuperato, scialacquando la bella opportunità. Fortunatamente la legge del “gol mangiato-gol subito” stavolta ha fatto eccezione e la frittata (unico errore del match) che stavano combinando Gollini e Helander al 92’ non si è concretizzata. Sarebbe stato troppo perché la difesa a parte in quel frangente si è comportata benissimo. Ci si aspetta ben altro però da una squadra che deve lottare con le unghie e con i denti per ottenere la salvezza: maggior coraggio, determinazione, lucidità sottoporta ed uno spirito più battagliero.
                                                                                                         ANDREA FAEDDA

Pezzo pubblicato anche su Tggialloblù:
http://www.tggialloblu.it/pages/469161/hellas_verona/con_un_pizzico_di_rabbia_in_piu.html

 

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