lunedì 5 settembre 2016

L'EDITORIALE: Gara da chiudere, mai smettere di giocare

04-09-2016 - Salernitana-Verona 1-1 - foto Francesco Grigolini Fotoexpress
Il Verona esce dall’Arechi di Salerno con un pareggio e col rammarico, perché la vittoria poteva essere tranquillamente ottenuta. I visi un po’ crucciati dei gialloblù a fine gara, sono una chiara testimonianza di quello che poteva esser fatto che ma che non è stato compiuto.

Un Hellas bello a metà che a differenza di ciò che s’era visto col Latina (ed in Coppa Italia), una volta andato a rete, s’è adagiato senza chiudere l’incontro. Sicuro (peccando di presunzione) di poter controllare gli avversari sino alla fine, mettendo in cassaforte il vantaggio minimo.

Pronti, via e Ganz (assist di Luppi) subito in gol. Il ragazzo, sostituto di Pazzini fa vedere ancora una volta il suo pedigree da bomber di razza e non fa rimpiangere l’infortunato nr 11. Anzi, la speranza è quella di vederli al più presto giocare assieme. I gialloblù fanno quello che vogliono. Baricentro alto con Luppi a sinistra e Siligardi a destra, bravi a mettere apprensione; mentre il centrocampo, sapientemente condotto da Bessa prende il sopravvento. Bene il duo Fossati-Romulo nel recupero palla e nel rilancio, e sulle fasce, Pisano e Souprayen spingono appena possono. Non c’è squilibrio e Caracciolo e Bianchetti non soffrono più di tanto le iniziative che partono dai piedi di Odjer, Rosina e Vitale.

Sul piede di Luppi (assist di Siligardi) il possibile 0-2, ma la difesa di casa chiude. Dopo i primi 20-25 minuti, gli scaligeri allentano la presa. Se solo l’avessero voluto, con un po’ più di insistenza, avrebbero potuto sferrare il colpo del ko. Invece “graziano” gli avversari che rifiatano e mettono paura. Soprattutto con Donnarumma sottoporta, a cui risponde il bravissimo Nicolas. Il portiere si ripete su Busellato, 1’ dopo. I veneti rialzano la testa ancora con Ganz (bravo Terracciano a respingere) e Siligardi (tiro fuori di poco), ma tutto sommato s’accontentano specchiandosi nella propria superiorità, con un infinito giro-palla, tra manovre in orizzontale e retropassaggi.
L’atteggiamento non muta nella ripresa. Verona lezioso e narciso e Salernitana che prende coraggio. I gialloblù si comportano come se avessero già vinto e sbagliano di grosso. Passa un quarto d’ora e i granata pareggiano. Vitale avanza sulla corsia mancina e mette al centro per la testa di Coda che infila Nicolas, a difesa schierata.

Gli scaligeri tornano alti, ma non riescono più a pungere con insistenza. I cambi dalla panchina non danno frutto e sembra compiacersi anche la Salernitana. Vuoi per il gran caldo, vuoi per la mancanza di energie, alla fine il pari accontenta tutti.

                                                                                                     ANDREA FAEDDA 

Pezzo pubblicato anche su Tggialloblù:
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