MILAN-VERONA 1-0 - LE PAGELLE GIALLOBLU' (a cura di Andrea Loi)

Milan-Verona 1-0, foto ansa it

Montipò 6 – Sempre sicuro nelle uscite. Buon intervento su Reijnders sul primo palo. Non gli riesce il “miracolo” sul gol subito nella ripresa.

Valentini 6 – Una buona gara, “macchiata” da una eccessiva “leggerezza” allorquando nella ripresa si perde Jimenez, che, indisturbato, appoggia in rete.

Coppola 6 – Inizia la gara con un giallo, ma riesce comunque a non farsi condizionare. Fa il suo, dignitosamente.

Dawidowicz 6 – Stesso discorso di Valentini. Prestazione solida, ma si fa scappare Leao sulla rete del successo milanista

Tchatchoua 6 – Se la cava dignitosamente in entrambe le fasi, Prestazione, nel complesso, sufficiente.

Duda 6 – Si riprende in mano il centrocampo gialloblù. Va vicino al goal ad inizio gara. Rischia il rosso quando, già ammonito, provoca Jimenez.

Niasse 5.5 – Tanta corsa ma interventi spesso in ritardo. Uno di questi (su Theo) gli costa il giallo che ne condiziona la gara. E’ il terzo in tre gare (Dal 84’ Bernede S.V.)

Bradaric 6 – Bravo nel dare manforte alla difesa, con dei raddoppi preziosi. Prende un giallo per fallo tattico che lo costringerà a saltare il prossimo match con la Fiorentina. (Dal 84’ Oyegoke S.V.)

Suslov 5.5 – Partita generosa, soprattutto in pressing sulle prime palle, ma incide poco sul match. (Dal 84’ Cissè S.V.)

Kastanos 5.5 – Partita votata più alla copertura che alla fase offensiva, nella quale risulta assai poco incisivo. (Dal 62’ Lazovic 5,5 – Il suo ingresso non porta lo sprint che Zanetti si aspettava)

Sarr 6.5 – Bravo a sfruttare le doti fisiche nei duelli e nella protezione palla. Manca il guizzo per rendersi effettivamente pericoloso, ma riceve davvero pochi palloni giocabili. Serve due palloni d’oro a Duda e Suslov, che sprecano. (Dal 68’ Mosquera 5,5 – Prova a tenere palla e ripartire, trovando però ben pochi spazi di manovra).

Mister Paolo Zanetti 6 – Prova dell’Hellas più che dignitosa dopo la batosta rimediata contro l’Atalanta. Il Verona non sfrutta le poche occasioni concesse dal Milan e, alla fine, fa la differenza la ben più consistente qualità tecnica dei rossoneri.